Giovani volontari…nella gratuità
Caro lettore, sono oramai giunta in prossimità della fine di quest’anno di servizio civile e vorrei dirti cosa ha significato per me quest’esperienza. Potrai trovare nei siti e nei documenti adibiti tutte le informazioni che cerchi, io ti racconterò brevemente ciò che ha significato per me e per la mia vita.
Il servizio civile è stato per me:
- Un ponte, tra il mondo dell’università e del lavoro, un passaggio graduale che mi ha permesso di sperimentare in una maniera “protetta” cosa significhi lavorare per un servizio comunitario;
- Un’occasione per arricchire le mie competenze relazionali e professionali: durante quest’anno ho ottenuto l’abilitazione alla professione di assistente sociale specialista sulla carta, mentre di fatto ho appreso tantissimo vivendo la realtà all’interno di questo servizio;
- Un modo per imparare che essere professionale non significa solo seguire le regole ma anche cogliere i bisogni delle persone, passando del tempo con loro, entrando in sintonia con il loro mondo ed il loro modo di pensare, creando un rapporto di reciproca fiducia che si costruisce a poco a poco, con pazienza e costanza;
- Relazione: da un lato con le donne, con i bambini, con le ragazze, dall’altro lato con altre professioniste e con molti servizi e realtà del territorio che non conoscevo;
- Un’esperienza bellissima che consiglio a tutti i giovani della mia età per tutti i motivi che hanno avuto valore per me e per molti altri motivi che ognuno di voi, che intraprenderà questo percorso, scoprirà e vivrà sulla propria pelle.
Se tu che stai leggendo stai valutando la possibilità di iniziare questo percorso, ti dò un consiglio: “Fallo, non te ne pentirai!”.
Ilaria Giaretta
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